Legge assurda, ma legge!
Stravaganti, assurde oppure del tutto inutili: ecco le leggi più pazze del mondo!
Dura lex, sed lex, legge dura, ma legge. Invece a volte il motto "legge assurda, ma legge" sarebbe più appropriato. Ce ne sono per tutti i gusti, parliamo naturalmente di leggi stravaganti, assurde o del tutto inutili, fatte e mai disfatte.
Gli esempi si sprecano, dal Canada all'Arabia Saudita, dalla Cina all'Inghilterra e nemmeno il Bel Paese manca all'appello. Il primato sembra spettare al Canada: nella nuova Scozia per esempio quando piove è vietato innaffiare il giardino mentre nella British Columbia, la più occidentale delle province canadesi, è illegale uccidere un uomo delle nevi; ad Alberta se qualcuno viene rilasciato dalla prigione gli deve essere dato un fucile carico ed un cavallo per lasciare la città e in Ontario il limite per le auto è di 80 km orari ma le biciclette hanno la precedenza.
Il Canada è noto anche per le buone maniere e per l'attenzione che riserva all'ambiente, all'ordine ed alla pulizia, infatti: a Gananoque si è tenuti a spalare la neve della strada di fronte a casa e ad Oshawa è illegale arrampicarsi sugli alberi mentre a Ottawa non si può mangiare un gelato di domenica sulla Bank Street ed a Montréal è vietato sputare in pubblico. Ma anche nel vecchio continente le stranezze non mancano, infatti in Gran Bretagna un letto non può essere messo fuori da una finestra ed è illegale per una donna mangiare cioccolata su un mezzo pubblico. Sempre in Inghilterra i ragazzi sotto i dieci anni non possono guardare manichini nudi ed è proibito vendere ortaggi di domenica (tranne le carote!).
A Chester se si incontra un gallese dopo mezzanotte entro le mura della città è legale colpirlo con una freccia mentre a York se si incontra uno scozzese è legale colpirlo con una freccia tranne di domenica. In Scozia invece se qualcuno bussa e vi chiede di usare il lavandino dovete lasciarlo entrare in casa. La testa di una balena morta (non è uno scherzo) trovata sulle coste inglesi appartiene al Re, mentre la coda è della Regina.
In Francia un maiale non può essere chiamato Napoleone. Che i francesi siano nazionalisti lo sapevamo e infatti dalle otto di mattina alle otto di sera il 70% della musica trasmessa per radio deve essere di autori francesi. In Israele è proibito scaccolarsi di sabato e ad Haifa è proibito portare orsi sulla spiaggia mentre a Tel-Aviv non si può uscir di casa senza calze.
Le stranezze non mancano certo neanche negli Usa: in Georgia non si può portare un cono gelato nella tasca posteriore dei pantaloni di domenica e in California il sole è garantito alle masse, per legge. A Chicago è illegale mangiare in un luogo che sta andando a fuoco. In Texas se due treni si fermano ad un incrocio ferroviario a nessuno dei due è permesso muoversi finché non passa l'altro. In Alabama è proibito essere bendati se si guida per lavoro ed è vietato giocare di domino la domenica. In Florida invece le donne non sposate non possono lanciarsi col paracadute di domenica e non si può cantare in pubblico in costume da bagno.
In Norvegia si sa amano gli animali: è proibito infatti castrare gatti o cani femmina così come a Galesburg dove si può essere multati per aver colpito ratti con mazze da baseball. In Alaska è legale sparare a un orso, ma è proibito svegliarlo mentre dorme per fargli una foto e in Wyoming è vietato fotografare i conigli per tutto il mese di giugno, il periodo di accoppiamento. Mentre in California gli animali non possono accoppiarsi a meno di 1500 piedi da una taverna.
Attenti ad uscire di casa senza mutande in Tailandia, multa fino a 600 dollari e non stendete i panni di domenica in Svizzera e nemmeno tirate l'acqua dopo le dieci di sera. Non manca neppure l'Italia all'appello: è infatti illegale praticare la professione del ciarlatano e un uomo che indossa una gonna può essere arrestato. Non si può nemmeno colpire qualcuno con un pugno perché è un crimine la legge lo specifica.
Sempre in Italia citiamo una notizia apparsa sul Corriere online il 4 agosto scorso. "Se vi arrabbiate molto con qualcuno, d'ora in poi, trattenetevi dal dirgli «mi fai schifo». Potrebbe costarvi il risarcimento danni per reato di ingiuria. Lo hanno deciso (con la sentenza numero 31451) i giudici V Sezione penale della Cassazione, annullando con rinvio la sentenza del Tribunale d'appello di Monza che aveva assolto ("perchè il fatto non sussiste") un uomo, Giordano D., accusato di aver offeso con questa frase una donna. Il giudice di merito aveva ritenuto che la valenza offensiva della frase era venuta meno perchè l'uomo usando «la particella pronominale "mi" in luogo della mera espressione "fai schifo", avrebbe manifestato un'opinione soggettiva» anziché un'offesa. I supremi giudici hanno ritenuto questa considerazione una «incongruenza logica palese perchè ogni espressione ingiuriosa reca in sé un riflesso congetturale. D'altro canto, se fosse plausibile la valutazione del giudice di merito sarebbe sufficiente anteporre a qualsiasi espressione ingiuriosa, anche la più graffiante o spregevole, la particella pronominale "mi" per rendere la condotta illecita esente da sanzione penale»". Davvero da non crederci.
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